Repubblica.itPiano City boom, 100 mila in ascolto "Ma ora diventiamo più internazionali"
Alle 21 di sabato è piena anche Cascina Linterno in via fratelli Zoia, bella meta ma certo non proprio centrale. In programma c'è il concerto di Maria Del Mar Cabezuelo Saenz, repertorio misto di classica, contemporanea, musiche originali. Quando la spagnola esegue Chopin, il sole è appena tramontato e dai cespugli e dagli alberi del Parco Sud sciami di lucciole iniziano la loro danza intermittente, con la Saenz che proprio non ce la fa a non commuoversi. Se la stima di oltre 100mila presenze (e mancava ancora all'appello il finale a Villa Reale con Vinicio Capossela) viene premiata pure dalla poesia, significa che Piano City è stata davvero un successo. Al traguardo del fatale settimo anno, poteva anche arrivare stanco il format che prima dei vari Book e Food ha iniziato l'era milanese delle settimane tematiche. E invece i sold out anche stavolta non si contano. Tra gli oltre 470 concerti, era certo facile immaginare che l'inaugurazione affidata ad Aziza Mustafa Zadeh avrebbe potuto guadagnarsi code e applausi, non era affatto scontato che alle 5 di domenica in riva all'Idroscalo qualcuno si sarebbe svegliato per ascoltare il melancolico Pol Solonar. E invece per l'artista ucraino si incontravano, accanto ai mattinieri, decine di indistruttibili nottambuli reduci da ore di elettronica alla Palazzina Liberty. Accumunava tutti il desiderio del caffè, come la mattina precedente ai Bagni Misteriosi in via Botta dove il piano galleggiava sulla piscina. E ci sarebbe da fare un lungo elenco dei luoghi (privati e non) conquistati dalla pacifica rivoluzioni dei pianoforti. Ieri ad esempio apriva (in anticipo sull'inaugurazione prevista ad ottobre) la Biblioteca degli alberi, collezione botanica e soprattutto giardino che in Porta Nuova in tanti vorrebbero finalmente calpestare ingolositi da lontano da splendidi prati già pieni di fiori. La prenotazione era obbligatoria, qualcuno provava a entrare dalle recinzioni lontane dall'ingresso, non proprio impenetrabili, e veniva puntualmente sgamato. Nella lunga fila dei regolari c'era l'assessore alla cultura Filippo del Corno con famiglia. «È andato tutto benissimo, ovunque, anche al centro d'accoglienza di via Corelli. Io personalmente rimango molto colpito da come Piano City sappia invitare alla partecipazione ispirando forme di cittadinanza attiva. Penso a una storia di ieri, sabato. Sono andato in un altro giardino, al Parco Certosa, Quarto Oggiaro, dove l'associazione locale di promozione sociale un anno fa ha chiesto le venisse devoluto il cinque per mille. È finita che sono riusciti a comprarsi uno Steinway, usato ma comunque un gran piano, raccogliendo mi pare 8mila euro. Adesso è nell'Auditorium della parrocchia della Pentecoste ed è un pezzo di Milano e di Piano City». Pianoforte anche al Corvetto, al Mercato comunale di piazza Ferrara sabato alle 18, dove si sono presentate le signore di zona portandosi la sedia da casa. Pianoforti, quattro, ieri mattina in via della Spiga in mezzo alla strada, e poi altri quattro pianoforti alle 18,30 in via Padova, bloccata al traffico tra via Arquà e via Fanfulla. Pianoforte a Chiaravalle sempre alle 18,30 in una casa confiscata alla mafia nel 2012. Tra le note, si può quasi leggere una lezione. Cioè meno parole e almeno un po' di musica in più anche per le periferie. «Anche io come la Saenz sono commossa, mi arrivano foto dal Castello, da piazza Fontana, dal Teatro Gerolamo, file e file per la musica, Milano è magnifica». Ricciarda Belgiojoso, direttrice artistica da tre anni, sta attraversando Villa Reale mentre dei francesi suonano la sigla dei Simpson. «Anzitutto ricordiamo che sono direttrice artistica con Titti Santini, Piano City l'ha costruita sette anni fa. E poi insistiamo sulla partecipazione. Ho visto gente ballare con Intra alla Fondazione Prada. Ho visto pubblico anche a maratone lunghe ore. Un esempio per tutti è la performance di Carlo Formenti in Santeria, 13 giorni di vita continua attorno al piano. Il seguito di Piano City racconta una passione speciale dei milanesi per la musica». Anche il sindaco Sala ha fatto grandi complimenti all'organizzazione. «Ne siamo lusingati, si augura una collaborazione ancora più forte con la città. Vedremo di accontentarlo ma su due piedi non so cosa potremmo fare di più. L'unico augurio è che la manifestazione possa avere un passo ancora più internazionale. Già in tanti vengono ormai a Milano apposta. Ma su questo possiamo fare anche di più». © RIPRODUZIONE RISERVATA |
Mainly Piano.comSolo Piano, Solo Emociones
By Kathy Parsons 2009 / Maria del Mar Cabezuelo Saenz 44.8 minutes Solo piano, solo emociones is the solo piano debut of Spanish pianist/composer Maria del Mar Cabezuelo Saenz, an artist who has been living and teaching music in Italy since 1992. This is one of the warmest and most buoyant piano albums I’ve heard in a long time. Maria del Mar’s extensive background in classical music and technique is very obvious, but she puts so much heart into her playing that I don’t think anyone could find it inaccessible or dry. I also hear the influence of film music, jazz standards, and pop music, so Ms. Cabezuelo Saenz’s approach is far from strictly academic. Most of the sixteen pieces are fairly short and were composed over a period of thirty years - a musical autobiography of sorts. She has dedicated the CD “to all those who believe in the magical power of music.” I’m afraid that my Italian is limited to music terms and food items and my Spanish isn’t much better, so I can’t translate most of these song titles. However, that shouldn’t be a problem since the music speaks very clearly in the universal language with emotions we can all relate to. The album begins with “La felicita e dentro di,” a piece composed with musical sunshine. Playful and exuberant, it all but dances out of the CD player. “Nostalgia” is more subdued and reflective - beautiful! “Missing You” is a sweet musical love letter - passionate and very personal. “Te quiero” is an elegant, heartfelt ballad that seems to repeat the words “I love you.” “Piccolo studio in mi m mese di aprile” is like a delicate flower swaying in a gentle breeze. “Subida de sueldo - aumento di stipendio” swirls and dances for joy. “La fleur lointaine” is dark, deeply emotional, and almost heartbreaking - my favorite track. “Ninna nanna” is a sweet, tender lullaby that sounds a bit like a music box. The album ends with the most recent composition in the collection: “Pace - Paz,” a graceful call for peace that communicates in any language. Brava, Maria del Mar! Solo piano, solo emociones is an incredible musical experience, and I sincerely hope this wonderful pianist/composer can find an audience in the US. Her work is truly exceptional and I highly recommend it to those who like contemporary music with the complexity of classical music and a lot of heart. |
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Una de las principales ventajas de disponer de un site de reseñas, esla de conocer a grandes músicos que, de una u otra manera, sería casi imposible descubrir; este es el caso de María del Mar Cabezuelo Sáenz y su primer trabajo, Sólo Piano, Sólo Emociones. Un álbum que contiene dieciséis obras maestras con ligera influencia romántica y una técnica que deja sin palabras, magistral. Este no es un álbum común de solos de piano, típicamente encasillado en el género New Age; en este caso, descubrimos bellos matices, exquisitos y elegantes toques que nos suenan conocidos. El género Neo-Clásico es su privilegiado lugar, excelente para todo tipo de oídos, especialmente para aquellos especializados. Radiante y llena de júbilo, "La Felicità È Dentro Di Te (Italia 2006)" es la pieza de apertura. Una obra cuyo principal objetivo es la búsqueda de la felicidad y el bienestar, lográndolo gracias a una melodía emocionante y optimista reproducida por enérgicos toques de notas altas. Un comienzo asombroso. Una música que sorprende, una de mis preferidas!. En "Nostalgia (Italia 2004)" podemos apreciar un toque, como indica su nombre, nostálgico, pero en absoluto triste, muestra un recuerdo cariñoso y cálido. Con una fuerza increíble, manifiesta un punto de vista optimista en aquellos fríos momentos en los uno se siente extranjero y extraña el lugar de origen. Increíble!. Otra de mis preferidas!. Aunque el título pueda sugerir tristeza y dolor, "Missing You (España 1992)" deja ver, con una gran delicadeza, un recuerdo amable. Una música que hace que sea fácil visualizar los mismos escenarios que la artista añora de su amado país, España. Cautivadora!. "La Mia Gioia (Italia 2006)", traducida "Mi Alegría", es una composición que María del Mar dedica a sus hijos. Al igual que el track que abría el álbum, esta nos muestra una cara alegre y divertida, otra de las melodías emocionantes del CD. Un juego de notas y acordes que refleja con gran claridad el gozo de la artista. Me encanta!. "Verano Del '92 (España 1992)" es una de las pieza melancólicas del CD. Nostálgica, este profundo tema si muestra tristeza, y en algunos instantes, un dolor desgarrador que deja ver el sufrimiento que invadió a la artista cuando tuvo que dejar su país y partir a Italia. Una de las piezas románticas del CD, lleva como título "Love In London (London 1990)". Dedicada a su esposo, esta es apasionada y emotiva, inspirada en el momento en que la artista y su pareja se conocieron en Londres. La exquisitez con la que María del Mar acaricia las notas es fascinante, marcando con sutil fuerza en el momento exacto. Qué belleza!. "Te Quiero (España 1991)" podría ser la continuación del track anterior y, como consecuencia, la continuidad de esta historia de amor. "Te Quiero (España 1991)" expresa tranquilidad, seguridad, pasión y solidez, cuatro importantes pilares en los que se cimienta esta relación. Una delicia y otra de mis preferidas!. "Piccolo Studio In Mi M Mese Di Aprile (España 1978)". Es una breve obra que la artista compuso en su infancia, a los diez años, y que junto a las dos piezas que le siguen podrían formar una suite. Una arpegio de notas bajas sirve de base para la dulce melodía que reproduce la diestra. "Piccolo Studio In La m Il Torero (España 1980)" es rápida, vertiginosa y extremadamente hermosa, la antítesis del track anterior. Es la pieza más breve de todo el CD, su melodía se mueve vigorosa por todo el teclado mientras la zurda acompaña con toques secos de acordes. Qué maestría!. "Los Viejos Tiempos De La Radio (España 1980)" aporta con suma dulzura un toque de melancolía. Una linda y frágil música a la que dan vida suaves progresiones de acordes y delicadas notas en la zona alta del piano. ¿Quién no ha sentido la satisfacción del trabajo bien hecho y el consiguiente reconocimiento?, en este caso, reconocimiento con una "Subida De Sueldo - Aumento Di Stipendio (España 1987)". Una composición despreocupada, brillante y dotada de una hermosura sorprendente que transmite una fuerte confianza en uno mismo. Otra belleza!. "New Shining Stars (Italia 1993)" es una tierna obra que María del Mar dedica a sus sobrinos. Una pieza que desborda un sincero cariño y una gran ternura con una suave y consejera melodía. El pasaje más triste de este álbum se titula "La Fleur Lointaine (España 1983)". Profundamente dolorida y oscura, la artista encoje el corazón del oyente describiendo la historia de "en busca de la no encontrada felicidad". Realmente esta amarga composición es una obra de arte, que aunque inmensamente triste, no deja de ser una de mis favoritas. Oscura belleza!. "Ninna Nanna (Italia 1998)" es pura dulzura y ternura. Una canción de cuna que la pianista compuso para sus hijos y que realza todo la belleza del momento en el que una madre arropa y observa a su hijo. Es asombroso el cuidado que María del Mar pone en cada toque. Me gusta!. "Per I Miei Figli - Para Mis Hijos (Italia 1998)" posee una bella y pegadiza melodía, y que al igual que la pista anterior y como indica su título, está dedicada a sus hijos. Nuevamente, María del Mar nos sorprende haciendo fácil la composición, consiguiendo melodías que suenan una y otra vez en la mente después de ser escuchadas, este es un claro ejemplo. Wow!. El CD concluye con un track que fue compuesto en Navidad, "Pace - Paz (Italia 2008)". El título es escueto y claro, mostrando el anhelo de ver un mundo en armonía. Una vaivén de notas de gran belleza cautivan y hacen reflexionar al oyente. Un acertado final para este gran trabajo!. María del Mar Cabezuelo Sáenz ha rozado la perfección con su álbum debut. Sólo Piano, Sólo Emociones es un CD lleno de obras maestras que descubren el prodigioso toque de la artista al piano y la facilidad que esta posee para crear elaboradas e increíbles melodías que satisfacen a todo los oídos, incluidos los más exigentes. Sólo Piano, Sólo Emociones es un debut maravilloso y realmente increíble que abrirá las puertas del éxito a María del Mar, estoy seguro de ello. Sólo Piano, Sólo Emociones es un álbum Altamente Recomendable . |
MusicaeducaEnergía y emoción.
Escrito por Juan Miguel Morales El pasado Jueves 3 de Julio, arropada por el calor de sus amigos de Musicaeduca, María del Mar Cabezuelo nos ofreció un recital de composiciones de piano propias. En muchas de las piezas se hizo acompañar de los poemas de Belén Naya, recitados por la misma Belén, y contó también con la colaboración de Diego Jiménez al chelo y de Jaime Naceira Naya al violín. Agradecemos enormemente a esta gran intérprete y compositora este regalo inolvidable, complementado más tarde con un estupendo curso de improvisación, avalado por su dilatada y consolidada experiencia Claude Debussy, hace más de 100 años, dijo que con su música pretendía alcanzar "la carne desnuda de la emoción". La función primordial de la música pasaría a ser desde entonces, para muchos compositores, la EXPRESIÓN, más incluso que para el Romanticismo, fuertemente condicionado aún por la herencia clásica y en cierta medida constreñido por ella. Mucho más recientemente, una corriente creciente de autores contemporáneos vuelven a reclamar la legitimidad de una música que tenga como único objetivo poner en comunicación a las personas. En la Música Consonante no se busca la originalidad, sino hablarle al oyente en un idioma que entienda, superar las barreras de la forma para comunicar. En España tenemos a Jorge Grundman como ejemplo vivo de compositor de obras Consonantes. En la música de María del Mar Cabezuelo hay trazos de Jazz y del más íntimo Romanticismo. Recuerda mucho a algunos compositores americanos de los 80/90 que se quedaron (y a mucha honra) en esa tierra de nadie entre la Clásica, el Jazz y el Pop que se dio en llamar New Age, y que a nosotros nos gusta llamar "Música de Autor". Autores como David Lantz, Philip Aaberg, Wayne Gratz o Liz Story, entre muchos otros, con las discográficas Windham Hill y Narada con indudable referencia. En esa primera etapa, el nombre "New Age" probablemente contribuyó a dar consistencia a algo difícil de clasificar, antes de que el término se desgastara con recopilaciones monótonas y de escaso valor musical, casi siempre con el título "Relaxation", "Yoga" o "Meditation". A María del Mar le cuesta mucho publicar sus obras, le resulta muy difícil, según sus propias palabras. Cuando un músico honesto vuelca su corazón en cada obra, para publicar debe vencer el pudor de quien decide enseñar su diario personal. Se adivina en la expresividad de muchas de sus piezas un relato íntimo, sustentado por supuesto en el dominio de la técnica, pero orientado siempre a la expresión. Y este es el mayor valor de su música. Probablemente para ella, como para Debussy o para Grundman, ninguna nota tendría sentido si no persiguiera eso. Bravo. |